CUORE, COME CAMPO D’AUTUNNO

 

 

Il mio cuore è come questo campo
di ottobre, carico di pannocchie,
oasi tranquilla e priva di miraggi:
rassomiglia un lago invernale.

Eppure basta un nulla, l’accenno
di un rumore, di passi sulla strada,
per farlo fremere da parte a parte,
vedere in disordine passeri alzarsi

in volo scompigliato verso il prato,
per poi cambiare rotta d’improvviso,
girare verso il bosco senza meta
o incontro alla città, giù verso valle.

Ed altre volte ancora è uno stormo
tranquillo di colombe che sorvolano
la quiete ritornata nel mio campo.

 

 

PoetaMatusèl legge
CUORE, COME CAMPO D’AUTUNNO

 
 
 
 

COMMENT

Prezioso Visitatore, che mi leggi: un breve commento, magari anche solo un saluto, scritto qui sotto, o un ‘Mi Piace’ cliccato, Ti costa solo un piccolo sforzo, però farà un GRANDE piacere a me, che lo trovo! Grazie. :O)

 

Da “I Versi dell’Airone” di Guido Comin PoetaMatusèl
Copyright © 2014 Albalibri Editore. All rights reserved.

 

 

 

.

CONTINUA A PIOVERE TROPPO!

 

 

Satura, la campagna non vuole più saperne
d’incancrenite chiacchiere infinite
di brutti burattini, infami, inebetiti,
tirati a lunghi fili – occulti ma non troppo –
da ignobili e non ignoti, benché remoti,
spietati, vecchi, moderni Mangiafuoco!

Sotto la pioggia, fame, dicevano i nostri
nonni, e qui si parla d’ebola e di altre
probabili ma ancor lontane favole,
ma il popolo ormai in coma morirà,
di morte meno poetica, ben prima:
miseramente, prosaicamente,

di FAME!

 

 

PoetaMatusèl legge
CONTINUA A PIOVERE TROPPO!

 
 
 
 

COMMENT

Prezioso Visitatore, che mi leggi: un breve commento, magari anche solo un saluto, scritto qui sotto, o un ‘Mi Piace’ cliccato, Ti costa solo un piccolo sforzo, però farà un GRANDE piacere a me, che lo trovo! Grazie. :O)

 

Copyright © 2014 Guido Comin PoetaMatusèl – Belluno, Italy. All rights reserved.

 

 

 

.

VAGHE REMINISCENZE DI VERMEER

 

 

A Desara, una perla, che
rimane sempre una Musa

 

Ragazza, Tu non ci sei
ma non sparisci,
ma rischiari giorni cupi
con dolci sorrisi
e quando penso ai tuoi
occhi buoni sento
qualcosa di indefinibile
nell’anima, un velo
che mi accarezza,
delicato come un’amante.

Fu il nostro un
incontro improbabile, male
scarabocchiato in qualche
librone del fato,
che girò subito pagina
quel vento di mare;
un dado che forse non
venne mai tratto.

E poi Tu sei
quasi sparita,
ma solo quasi,
perché divenisti una
musica dolce di ali,
ritmate assonanze di
lunghi versi, assolati,
diventando così
insostituibile ispiratrice
di poesia tenera,
delicata, che
dice e non dice.

Ma Tu l’avevi capito
di esserti trasformata
nella dolce modella
dall’orecchino di perla?

 

 

PoetaMatusèl legge
VAGHE REMINISCENZE DI VERMEER

 
 
 
 

COMMENT

Prezioso Visitatore, che mi leggi: un breve commento, magari anche solo un saluto, scritto qui sotto, o un ‘Mi Piace’ cliccato, Ti costa solo un piccolo sforzo, però farà un GRANDE piacere a me, che lo trovo! Grazie. :O)

 

Copyright © 2014 Guido Comin PoetaMatusèl – Belluno, Italy. All rights reserved.

 

 

 

.