Colle fiorito in Brandeburgo – Foto Guido Comin PoetaMatusèl
A Silvia M.
Se una sera di luglio,
vagando per prati
ormai troppo noti,
quando i maschi di
capinera e fringuello,
raggiunto lo scopo,
non cantano più
e i cardi hanno perso
la loro chioma violetta
ed alta la segale
trepida attende la falce,
lievi pensieri di Te
mi accarezzano come
una brezza leggera
di un tepido marzo.
Cardi sfiorenti a Berlino – Foto Guido Comin PoetaMatusèl
Prezioso Visitatore che mi leggi, un breve commento, anche solo un saluto, non ti costa che un piccolissimo sforzo, però farà un enorme piacere a me, quando lo leggerò! Grazie di cuore!! :O)
Poetiche genti, eccovi, finalmente,
il tanto atteso evento!!
Atteso da chi? Almeno dall’autore, di sicuro, che da decenni continua a procrastinare questo grande passo: la pubblicazione del suo primo libro, cioè di poesia tutta sua!
Però ora ci siamo quasi, anzi, più che quasi! La silloge, che sarà pubblicata dall’editore ALBALIBRI, è infatti già nelle mani del tipografo, con consegna prevista per venerdì 14!
Il Vostro PoetaMatusèl
In alternativa,
potete seguire la pagina su facebook, qui:
“dàime la man, putèla, compàgna ‘l mè sintér
gh’è i zirési ‘n pel pu pàlidi, i se strùssia armelinàri
e tut i fiori ‘ntorn i ‘ndòra ‘l bosch che sbògia …”*
Diaolin Giuliano Natali
Ti ho cercata in mezzo ad immensi campi di ravizzone,
ma ho trovato solo un giallissimo e assordante silenzio.
Tutto è silenzio da tempo, sentenziava già l’amico Amleto.
Nuvole solo imbastite, che ricuciono guizzi di rondini;
pensieri neri di disoccupazione, falliti che si impiccano;
governi non fattibili, panico, allarme per cassa integrazione.
Poesie trentine svegliano alcune coscienze semi-assopite,
ma gli Italioti intanto gustano lunghi torpori demelliani,
perfetti per assaporare sino all’ultimo istante un aprile.
Alla deriva ormai la barca, mi è scivolata dalla mia fredda
mano la mano diafana che mi porgevi, ma io non capivo.
Avrei dovuto essere più intelligente e più umile, forse,
magari avrei potuto affidarla, quella tua tenue manina,
alla carezza di quei ciliegi, un pelo più pallidi, di Giuliano …
PoetaMatusèl legge:
FOLLIA FRA I FRUTTETI TRENTINI
(* dammi la mano, ragazza, accompagna il mio sentiero
ci sono i ciliegi pallidi che si strusciano agli albicocchi
e tutti i fiori attorno colorano il bosco che si risveglia …)