RILUTTANTE RIENTRO AL CAMPO BASE

Gazza sul pino – Foto Guido Comin PoetaMatusèl

 

Oggi mi salutano, chiassose,
le mie gazze: Ben torni omai,
sembrano volermi gridare!
E i miei rondoni, gioiosi,
rattoppano sparse nuvole
che il vento ha appena strapazzate.
Mi fa festa, nella sua carrozzina,
il vecchio Günther e i miei gerani
sono sopravissuti alla siccità.
Nemmeno i passeri mi hanno
ancora abbandonato, benché
siano tutte esaurite le scorte
del mio ristorante aviario.
Fuori, scorazzano su monopattini
elettrici i nuovi zombie di questa
tragica era post-post-moderna,
loro che tra non molto saranno
del tutto incapaci, oltre di pensare,
anche di camminare, però convinti
di salvare in questo modo il Pianeta,
mentre invece estinguono soltanto
se stessi, la propria anima umana.
L’ascensore grande è di nuovo rotto
e qualche pazzo ha di nuovo sputato
su tutta la pulsantiera di quell’altro.
Ora è proibito tenere la bici in corridoio
e mi hanno perfino aumentato l’affitto.
Di nuovo da solo, mi trovo a pensare
se è così che davvero voglio vivere
il resto dei miei giorni ormai contati,
in questa ennesima, sia pure accogliente,
nuova patria di adozione recente.

 

Rondoni e nuvole - Foto Guido Comin PoetaMatusèl

Rondoni e nuvole – Foto Guido Comin PoetaMatusèl

 
 

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Copyright © 2021 Guido Comin PoetaMatusèl – Belluno, Italy / Berlin, Germany. All rights reserved.

 

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PRIMAVERA E … PRIMAVERA

 

Azzurro improbabile - Foto Guido Comin PoetaMatusèl

Azzurro improbabile – Foto Guido Comin PoetaMatusèl

 

A Silva

Dopo ciliegi, forsizie e biancospini,
ora incontro crochi e narcisi
un poco ovunque. Poi, verranno
acacie ed ippocastani, e, prima
o dopo, gronderà di luce dorata
il maggiociondolo. Nei cespugli,
già fremono alucce di passeri,
e a breve ritorneranno i folli
rondoni – frecce che trafiggono
cuori – a rattoppare precarie,
logore nuvole, in cieli di azzurri
alquanto improbabili. Sebbene
a latitudini assai diverse, rimane
tuttavia sempre amica quella sola,
vera divinità, imprescindibile Diva:
Natura. Eppure di nuovo cercherò,
benché passata la prima fioritura,
altrove la mia sola, unica, sincera,
vera ed impareggiabile Primavera!

 

 

Esplode Primavera - Foto Guido Comin PoetaMatusèl

Esplode Primavera – Foto Guido Comin PoetaMatusèl

 

 

AUDIO * FILE * AUDIO PoetaMatusèl legge
PRIMAVERA E… PRIMAVERA

Il sottofondo musicale è “Primavera”, un pezzo originale,
scritto ed eseguito da Guido Comin PoetaMatusèl.

 
 
 

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Copyright © 2019 Guido Comin PoetaMatusèl – Belluno, Italy. All rights reserved.

 

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SERA DI TEMPORALE A SPANDAU

 

 

Al mio grande Amico Giuliano,
“survivor” della mia stessa specie

 

I miei corvi sono agitati questa sera,
forse sentono la tempesta imminente.
La sento anch’io, però magari quella
che premonisco è ben altra: tempesta
che dura da una vita intera, non sembra
debba mai cessare, né dare nemmeno
la più breve delle tregue concedibili.

Però io sono come questi miei corvi,
che impavidi sfidano tutti i temporali
e sembrano perfino prendersi gioco
di quegli dei dimenticati che vorrebbero
provare a spaventarli, vanesie divinità.

Come si illudono con me che, rondone
io, anzi di più: perché, quando atterrato,
riprendo tosto ogni volta ancora il volo!

 

 

 

 

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SERA DI TEMPORALE A SPANDAU

 
 
 

  

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PER LE PROSSIME PRIMAVERE

 

 

Davanti ai supermercati,
non parcheggiano auto,
ma solo vecchi trattori,
rossi, verdi o arancioni;
e lungo i fossi sono già
ricomparse candide calle.
Ovunque già esplodono,
di giorno in giorno,
granate e raffiche di
biancospini e magnolie.
In un mattino qualunque,
pioveranno dal cielo
– come frecce divine –
rondoni chiassosi, indefessi.

Quindicesima primavera
italiana, dopo il rientro
da nordici lidi, distanti
non tanto ma più vivibili:
è ora di farla finita e di
smettere di insistere solo
a segnare il fatidico passo.
È ora passata che si faccia
quel proverbiale giro di boa,
voltapagina storico, oppure
necessaria, triste ma salvifica,
terribile ma indispensabile,
dolorosissima amputazione!

 

 

 

 

PoetaMatusèl legge
PER LE PROSSIME PRIMAVERE

 
 
 
 

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FOLLIA FRA I FRUTTETI TRENTINI

 

 

“dàime la man, putèla, compàgna ‘l mè sintér
gh’è i zirési ‘n pel pu pàlidi, i se strùssia armelinàri
e tut i fiori ‘ntorn i ‘ndòra ‘l bosch che sbògia …”
  *
Diaolin Giuliano Natali

 

Ti ho cercata in mezzo ad immensi campi di ravizzone,
ma ho trovato solo un giallissimo e assordante silenzio.
Tutto è silenzio da tempo, sentenziava già l’amico Amleto.
Nuvole solo imbastite, che ricuciono guizzi di rondini;
pensieri neri di disoccupazione, falliti che si impiccano;
governi non fattibili, panico, allarme per cassa integrazione.
Poesie trentine svegliano alcune coscienze semi-assopite,
ma gli Italioti intanto gustano lunghi torpori demelliani,
perfetti per assaporare sino all’ultimo istante un aprile.
Alla deriva ormai la barca, mi è scivolata dalla mia fredda
mano la mano diafana che mi porgevi, ma io non capivo.
Avrei dovuto essere più intelligente e più umile, forse,
magari avrei potuto affidarla, quella tua tenue manina,
alla carezza di quei ciliegi, un pelo più pallidi, di Giuliano …

 

 

 

AUDIO * FILE * AUDIOPoetaMatusèl legge:
FOLLIA FRA I FRUTTETI TRENTINI

 
 

(* dammi la mano, ragazza, accompagna il mio sentiero
ci sono i ciliegi pallidi che si strusciano agli albicocchi
e tutti i fiori attorno colorano il bosco che si risveglia …)

 
 

Clicca qui, per leggere ed ascoltare la splendida poesia
dell’amico ‘Diaolin’, alias Giuliano Natali!

 

Da “I Versi dell’Airone”, di Guido Comin PoetaMatusèl
© 2014 Albalibri Editore – All rights reserved

 

 

 

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