PER LE PROSSIME PRIMAVERE

 

 

Davanti ai supermercati,
non parcheggiano auto,
ma solo vecchi trattori,
rossi, verdi o arancioni;
e lungo i fossi sono già
ricomparse candide calle.
Ovunque già esplodono,
di giorno in giorno,
granate e raffiche di
biancospini e magnolie.
In un mattino qualunque,
pioveranno dal cielo
– come frecce divine –
rondoni chiassosi, indefessi.

Quindicesima primavera
italiana, dopo il rientro
da nordici lidi, distanti
non tanto ma più vivibili:
è ora di farla finita e di
smettere di insistere solo
a segnare il fatidico passo.
È ora passata che si faccia
quel proverbiale giro di boa,
voltapagina storico, oppure
necessaria, triste ma salvifica,
terribile ma indispensabile,
dolorosissima amputazione!

 

 

 

 

PoetaMatusèl legge
PER LE PROSSIME PRIMAVERE

 
 
 
 

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