BIGHELLONANDO PER IL BRANDEBURGO

 

Colle fiorito nel Brandeburgo - Foto Guido Comin PoetaMatusèl

Colle fiorito in Brandeburgo – Foto Guido Comin PoetaMatusèl

 

A Silvia M.

 

Se una sera di luglio,
vagando per prati
ormai troppo noti,
quando i maschi di
capinera e fringuello,
raggiunto lo scopo,
non cantano più
e i cardi hanno perso
la loro chioma violetta
ed alta la segale
trepida attende la falce,
lievi pensieri di Te
mi accarezzano come
una brezza leggera
di un tepido marzo.

 

Cardi sfiorenti a Berlino - Foto Guido Comin PoetaMatusèl

Cardi sfiorenti a Berlino – Foto Guido Comin PoetaMatusèl

 
 
 

  

Prezioso Visitatore che mi leggi, un breve commento, anche solo un saluto, non ti costa che un piccolissimo sforzo, però farà un enorme piacere a me, quando lo leggerò! Grazie di cuore!!   :O)

 

Copyright © 2023 Guido Comin PoetaMatusèl – Belluno, Italy. All rights reserved.

 

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COI MULINI CHISCIOTTE …

 

Windmills at Zaanse Schans – Photo Desara Qerimi

 

COI MULINI CHISCIOTTE
… NON LOTTERÀ PIÙ!

E se un giorno,
ormai vecchio, dipingo mulini
– malferma la mano – in un
prato di fiori …

se lucido
un attimo avrò,
pensando all’azzurro degli occhi,
una lacrima asciutta
mi

sorprenderà.

 
 

* * * * *

 
 

DRY, DON QUIXOTE

And if one day,
old by now, painting windmills
– hand unsteady – field
of flowers,

lucid moments
come to me, if I should think
blue eyes, then dry
a tear

will catch me
unawares.

 
 
 
 
 

  

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Copyright © 2017 Guido Comin PoetaMatusèl – Belluno, Italy. All rights reserved.

 

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ARRIVA PRESTO, MIA PRIMAVERA!

 

 

A   Gi

 

Stanco di questo inverno, insipido, tetro, infelice,
sento già quel profumo di viole e trepido attendo
il ritorno dei miei rondoni, che qui saranno diversi.
Sotto i miei passi stanchi scricchiola l’erba di vetro,
ma in realtà già cammino a piedi scalzi sul muschio
di giorni d’infanzia talvolta felici, e d’intorno olezza
ogni cosa di dolci fragranze di allora, dell’odore
precoce di un fieno invisibile qui, con lo scroscio
del tenue ruscello (che poi fu sepolto in cemento),
che sento ben chiaro e distinto anche in questi
rumori diversi ma pur sempre uguali, perché Natura
ha un’unica voce sincera, che ovunque è la stessa.
Poi, giungeranno sui prati dolcissime primule gialle,
che avidi noi succhiavamo, quasi fossero state la Vita!
Per me, potrei anche aspettarti fino a quel primo grillo,
che, dopo tanto silenzio, sembra aver troppo da dire.
Eppure qualcosa, che forse non sono io, è impaziente
di averti prestissimo ancora vicina, Tu, mia Primavera,
quando, come solo Tu sai sorprendere, scoppi un giorno
in un tiepido prato fiorito, dove da secoli semino sogni!

 

 

 

 

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ARRIVA PRESTO, MIA PRIMAVERA!

 
 
 
 

  

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CERCARE, A VOLTE, GIOVA

 

 

A   Gi

 

Mi perdo nel verde suburbano,
dove incontro inattesi percorsi
di alacri formiche, ammirevoli.
E vengo a cercarti per prati e
nel tiepido bosco, ma invano:
oggi, purtroppo, tu non vuoi
esserci, penso, e io che perfino
ho giurato che so pazientare…
Sorride il ranuncolo in giallo,
dando il cambio al tarassaco,
che ormai danza nel grigio tutù.
Rassegnato, poi cerco rifugio
in un baretto da nulla, dimesso,
che gestisce ragazza cinese; lei
sembra una bimba, ma dice di
avere una bimba lei stessa, già di
tre anni compiuti, la sua piccola.
E quei vecchi che giocano a carte
mi riportano indietro alla storica
osteria gestita dai santoli – cari! –
in tempi remoti e pretelevisivi.
Poi, d’improvviso, mentre ancora,
lento, sorseggio il mio cappuccino,
davvero non troppo cinese, allora
(complice forse lo zucchero, o
forse magia della chimica?) Tu,
repentina, ecco, riappari: ci sei!

 

 

 

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CERCARE, A VOLTE, GIOVA

 

 

 
 
 
 
 

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CUORE, COME CAMPO D’AUTUNNO

 

 

Il mio cuore è come questo campo
di ottobre, carico di pannocchie,
oasi tranquilla e priva di miraggi:
rassomiglia un lago invernale.

Eppure basta un nulla, l’accenno
di un rumore, di passi sulla strada,
per farlo fremere da parte a parte,
vedere in disordine passeri alzarsi

in volo scompigliato verso il prato,
per poi cambiare rotta d’improvviso,
girare verso il bosco senza meta
o incontro alla città, giù verso valle.

Ed altre volte ancora è uno stormo
tranquillo di colombe che sorvolano
la quiete ritornata nel mio campo.

 

 

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CUORE, COME CAMPO D’AUTUNNO

 
 
 
 

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Da “I Versi dell’Airone” di Guido Comin PoetaMatusèl
Copyright © 2014 Albalibri Editore. All rights reserved.

 

 

 

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