UN NATALE SENZA I FIOCCHI

 

 

(Ovvero: Pensieri da un divano d’inverno)

 

È una notte che piove in pianura
e un Natale da dimenticare.
L’acqua ingrossa di nuovo la Piave,
fa affogare l’intera campagna.
Guardo travi con occhi curiosi,
come se non le avessi mai viste,
pensando che arriverà il giorno
che non le potrò più contare,
e mi chiedo se ci sarà almeno
un divano o cartone per terra,
quando avremo di certo toccato
quel fatidico fondo del baratro.

 

 

PoetaMatusèl legge
UN NATALE SENZA I FIOCCHI

 

Copyright © 2014 Guido Comin PoetaMatusèl – Belluno, Italy. All rights reserved.

 

 

 

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QUALCHE LIBBRA DI CARNE DI SCAMBIO

 

 

Ascoltami, perché forse dico un’eresia,
ma io potrei perfino prendere il tuo posto,
cara, su quel maledetto barcone, quel
traghetto col biglietto di sola andata,
quello che va e poi mai più ritorna,
dai monti verso il mare, a precipizio,
come una piena del fiume, inesorabile.
Ma le regole del gioco non contemplano
questa eventualità, insomma dicono che
questa eccezione non si può proprio fare.
Protesto che le regole sono fatte soltanto
per essere infrante, quando davvero occorre.
Ma l’arbitro, imperterrito, insiste di no;
con l’indice per aria, suona il fischietto.
Poi, suonano quel corno, tutti a bordo!
Oggi tocca, Amore, a te salpare l’ancora …

 

 

 

PoetaMatusèl legge
QUALCHE LIBBRA DI CARNE DI SCAMBIO

 

Copyright © 2012 Guido Comin – Belluno, Italy. All rights reserved.

 

 

 

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PRIMAVERA A FAGARÈ

 

 

A Silva

 

Ho sentito già un grillo,
il primo, e visto i rondoni
sfrecciare – ghirigori veloci –
dalla vecchia topaia del pazzo,
verso il tiepido azzurro del cielo.

 

E passo sul Piave che esonda
“Fiume sacro alla Patria”
ma sacro che cosa vuol dire? …
Da tempo assai lungo scordati
i mille più mille soldati marciti
in quelle lontane battaglie,
di luoghi ora noti e vicini.

 

 

Pescatori stamani non osano
sfidare la furia del fiume
per qualche sporadica trota,
bella e… di fresco inquinata
da cento veleni proibiti!

 

I pioppi regalano fiocchi
di cotone, che toglie il respiro
e pizzica gli occhi e fa stare,
scomodi, in fasi di apnea.

 

Fiori di pesco

 

E i peschi tramutano il rosa
in giovane verde promessa
e i merli pregustano ormai
i frutti che poi ruberanno,
decorandoli a colpi di becco.

 

La casa – ricordi? – la nostra,
quella rosa, è ormai diroccata,
ma ancora trapuntano il prato
i papaveri, i nostri papaveri,
che un tempo tingevano i fossi.

 

 

E poi ci sei tu, Prima e Vera,
quel sorriso e quei riccioli biondi;
tu, che a volte sei mera zavorra,
a impedire impennate e derive;
e invece altre volte sei mitiche ali,
sui cui posso ancora librarmi
per lunghi, pindarici voli,
o in cerca di icarei, splendidi soli!

 

E quando… riatterro, ogni volta, ci sei!

 

Silva al Carnevale di Venezia - Foto Guido Comin

 
 
 

AUDIO * FILE * AUDIO
PoetaMatusèl legge
PRIMAVERA A FAGARÈ

alla 1.a Fiera dell’Editoria di Poesia
(per piccina che tu sia…)

al Forte Sangallo, Nettuno (RM)
Ottobre 2010

http://www.editoriadipoesianettuno.it/

 

 

 

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