PRIMAVERA A FAGARÈ

 

 

A Silva

 

Ho sentito già un grillo,
il primo, e visto i rondoni
sfrecciare – ghirigori veloci –
dalla vecchia topaia del pazzo,
verso il tiepido azzurro del cielo.

 

E passo sul Piave che esonda
“Fiume sacro alla Patria”
ma sacro che cosa vuol dire? …
Da tempo assai lungo scordati
i mille più mille soldati marciti
in quelle lontane battaglie,
di luoghi ora noti e vicini.

 

 

Pescatori stamani non osano
sfidare la furia del fiume
per qualche sporadica trota,
bella e… di fresco inquinata
da cento veleni proibiti!

 

I pioppi regalano fiocchi
di cotone, che toglie il respiro
e pizzica gli occhi e fa stare,
scomodi, in fasi di apnea.

 

Fiori di pesco

 

E i peschi tramutano il rosa
in giovane verde promessa
e i merli pregustano ormai
i frutti che poi ruberanno,
decorandoli a colpi di becco.

 

La casa – ricordi? – la nostra,
quella rosa, è ormai diroccata,
ma ancora trapuntano il prato
i papaveri, i nostri papaveri,
che un tempo tingevano i fossi.

 

 

E poi ci sei tu, Prima e Vera,
quel sorriso e quei riccioli biondi;
tu, che a volte sei mera zavorra,
a impedire impennate e derive;
e invece altre volte sei mitiche ali,
sui cui posso ancora librarmi
per lunghi, pindarici voli,
o in cerca di icarei, splendidi soli!

 

E quando… riatterro, ogni volta, ci sei!

 

Silva al Carnevale di Venezia - Foto Guido Comin

 
 
 

AUDIO * FILE * AUDIO
PoetaMatusèl legge
PRIMAVERA A FAGARÈ

alla 1.a Fiera dell’Editoria di Poesia
(per piccina che tu sia…)

al Forte Sangallo, Nettuno (RM)
Ottobre 2010

http://www.editoriadipoesianettuno.it/

 

 

 

Copyright © 2010-2013 Guido Comin – Belluno, Italy. All rights reserved.

 

 

 

.

5 commenti su “PRIMAVERA A FAGARÈ

  1. mirko ha detto:

    Densa di emozioni e vivide immagini…
    Il mondo è sempre nuovo guardandolo dal filtro delle poesie di persone che gia’, di suo, vedono oltre…

    • PoetaPazzo ha detto:

      Grazie, Mirko!!

      Mi piace molto questa tua idea del “filtro”. La Poesia, infatti, è anche per il poeta stesso un filtro e poetare spesso è come fotografare: si guardano le cose in modo diverso, o più intenso, o più ravvicinicato. Altre volte poi, si guardano magari cose trascurate o non viste in momenti diversi!

  2. emilio marcolini ha detto:

    Ne abbiamo parlato stasera in auto di Vagare’ e, potenza della tecnologia “mobile” , eccomi a leggerne già’ il testo. Ciao . Emilio

  3. Alessia S. ha detto:

    Semplicemente emozionante! (…) Non sempre mi emoziono o riesco ad immergermi nello spazio immaginario del poeta, tu sei riuscito a farmi immaginare i soldati stramazzanti al suolo, i colori vivaci dei fiori e rivivere la gioia che provo ogni mattina, quando apro la finestra e vedo le rondini impazzite impegnate a rincorrersi!

    • PoetaMatusèl ha detto:

      La risposta è tardiva, ma solo qui, Alessia, dato che ci eravamo scambiati già allora alcune idee a quattr’occhi, su questa poesia… 😉

      Mi piace particolarmente dipingere delle storie o dei paesaggi con la poesia. Forse è un desiderio frustrato di essere PITTORE!? Magari paesaggista… :o)

      GRAZIE!!

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.