Ti fai quasi violenza, per uscire,
prendere aria, fare quattro passi
(così ti prometti), ma poi magari
saranno quaranta. O quattromila.
Trovi nel bosco due donne a cavallo,
stesso posto, le stesse di giovedì sera.
Poi, La-Più-Bella cammina che quasi
non sembra toccare il sentiero,
accanto a quel campo di non sai
che cosa, ma forse parente (dice
la donna col cane) del ravizzone.
Triste è trovare, nel fitto più fitto
del bosco, che qualcuno, arrivato
fin qui, ha lasciato il suo segno.
Magari fosse soltanto una merda!
E un cane ti segue, vorresti pisciare;
un fischio, una voce, e lui sparisce.
Ora puoi irrorare quei mori dormienti.
E il sole che indugia, che sembra non
voglia cadere, stasera, tardare per te.
Stupisci, sorpreso gioisci quest’oggi
che ancora la gente, almeno qualcuno
(ma no, più di uno, sono in tanti!) chi
saluta e sorride, chi ti parla perfino.
Di cose normali: del tempo, del campo,
betulle cadute, di timidi segni, i primi,
di primavera, forse precoce quest’anno.
Ci vuole ben altro che un virus, mi pare,
per annientare spiriti che non fossero già
compromessi, del tutto spenti, da prima …
Prezioso Visitatore che mi leggi, un breve commento, anche solo un saluto, non ti costa che un piccolissimo sforzo, però farà un enorme piacere a me, quando lo leggerò! Grazie di cuore!! :O)
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Poesia che sembra uno stralcio da sceneggiatura di film, è un film di cui si vedono grandi attori…
Grazie, Enrico! Potrebbe essere un’idea metterci insieme e farne una sceneggiatura, più avanti!! ;o)
vuoi uscire,?
prendere aria,?
vedere gente?
poi
il silenzio ,
ti accorgi di te,
sei isolato
nessuno ti sente
fa buio
si rischiarano i pensieri
senti i tuoi battiti.
sei tu
ti chiami a raccolta.
vai alle tue narrazioni
infinite inattese ingenue.
ti racconti.
da quanto tempo non avevi il tempo.
era ora di ritrovarti
per ora
non si fa intempo per uscire
Grazie, Poeta Anonimo, per questa tua risposta in versi!! :O)
V’è nel cammino della vita una moltitudine di passi di pazzi.
Qualchedun precede, taluni seguono, talaltri (invisibili?) a fianco sgomitano.
Ci si chiede a volte di quali faccio parte … vanamente 🎭
Grazie, Dario!! Non è sempre facile sapere con precisione chi siamo e da che parte stiamo! Ricordando il grande Eugenio Montale: “Questo soltanto oggi possiamo dirti: ciò che NON siamo, ciò che NON vogliamo.”
La forza della vita, la voglia di fare 4 passi, l’immergersi nella natura seppur deturpata dal passaggio umano, ci rende ancora vivi. Nessun virus ci fermerà e tu hai colto nel segno questi elementi. 🌺❤️
Grazie, Mariateresa carissima, che apprezzi sempre, e hai capito esattamente che cosa intendevo!!! :O) :O) :O)