LA SOLITUDINE DEL PORTIERE DI NOTTE

 

 

Dedicata a Me Stesso

Ore 11 e 10: l’ambulanza imbarca l’anziano signore,
assai preoccupata la moglie. (Sarà mica un infarto?)
Poi, torna il rumeno che parla l’inglese di Londra,
la moglie ha in braccio la bimba che dorme serena.
All’una rientra il vegliardo, più arzillo di prima!
Forse più che la flebo gli ha giovato gustarsi la vista
con forma di bella infermiera, di fresco qualificata.
Alle 2, precisi, i primi helvetici partono. Deo gratias,
si portano via anche il discolo pargolo urlante, anni 5.
Un’ora, una sola, giusto il tempo di iniziare a sognare,
poi ne arriva un altro di discolo pargolo, più grande,
con gli amici chiassosi di sempre; rispetto di nulla.
Risulta che quelli dello Zug (che non è un treno)
partiranno anche loro proprio ora, alle 4 e 40,
non dopo la lauta colazione, come da programma.
Mentre il merlo intona, puntuale, la solita aubade.
Alla quale poi segue il frastuono monotono e cupo
delle tortore, che in alto dai pini decorano macchine.
Inutile e stupido ancora sperare di chiudere occhio.
Alle 5 è giorno ormai fatto e uno spicchio di luna
preannuncia che presto la notte sarà tutta buia.
Le surfinie, che di giorno a bordo piscina ne vedon
di belle e di brutte – con preponderanza di brutte –
dormono ancora, noncuranti del sole che sorge.
Poco dopo le 6 da improbabili, inutili scale discende
un teutonico angelo vero, soltanto bardato da atleta
e tutt’altro che asessuale (Posso aprirle la porta?)
Ora sì che son sveglio e venisse alla mente un’aria
di un’opera a caso, sarebbe quella dalla Turandot.

 

 

 

 

PoetaMatusèl legge
LA SOLITUDINE DEL PORTIERE DI NOTTE

 

 

* YouTube *
Luciano Pavarotti canta “Nessun dorma”

 

 

 
 
 
 

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Copyright © 2015 Guido Comin PoetaMatusèl – Belluno, Italy. All rights reserved.

 

 

 

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GREAT EXPECTATIONS

 

Sereno dopo la tempesta - Foto Guido Comin

 

Il falco mi aspetta ogni giorno
sui fili dell’alta tensione:
devo pensare che attenda
proprio me, perché credo che
pochi altri ormai lo notino,
cacciatore astuto, stupendo,
solitario soggetto e paziente.

 

E, dopo la neve in montagna,
è schiarita, qui nella pianura,
e vedo – benché assai da lontano –
i miei monti, che spesso (o a volte?)
ritrovo felice e a volte il mio cuore
invece decisamente maledice.

 

E navigo rotatorie tra i sassi e ormai
non piove già più, però stasera
farà buio, di sicuro, un po’ prima.
È un inverno un po’ come la vita,
che oggi spesso promette, minaccia,
però poi lascia in attesa: ma di cosa?

 

Falco sul filo - Foto & artwork Guido Comin

 

PoetaMatusèl legge:   GREAT EXPECTATIONS

 

Monti all'orizzonte - Foto Guido Comin

Copyright © 2013 Guido Comin – Belluno, Italy. All rights reserved.

 
 
 

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MESSAGGIO NEL VENTO

Già le prime rondini
con il vento
d’autunno
se ne vanno,
verso lontani
e ben più caldi lidi.

Le attende un
lungo, lungo,
lungo volo!

A ognuna di loro
affido oggi
il mio unico
messaggio:
di uomo triste
e solo …

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di questa poesia su facebook!

Non sei su FB? Trovala su YouTube:
http://youtu.be/Lvs3XZOfCLI

La risposta la porta il vento…
“The answer is blowin’ in the wind…”

Copyright © 2012 Guido Comin – Belluno, Italy. All rights reserved.

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MARE DI MAGGIO

Tra fiori
di acacia
ed aghi
di pino,
a tratti
trapela –
a sprazzi –
il sereno.

Lontano
da tutto,
da solo
col mare,
quaggiù forse
potrei
ritrovare
persino
me stesso.

Sereno.

Copyright © 2012 Guido Comin – Belluno, Italy. All rights reserved.

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SOLITUDINE DI CASOLARI

Casolari vuoti e tristi
in mezzo alla campagna,
dove gli alberi ormai
la fanno da padroni,
ricordano acquerelli
che andrebbero dipinti.

Sopra i pioppi ingialliti,
in fondo alla pianura,
i monti i monti miei
ammiccano bianchi
di luccicanti nevi
e parlano di altri
progetti non finiti.

Continua questa vita,
un mero susseguirsi
di cose già iniziate
e poi mai portate
a termine, mai mai.

Così anche tu resti
una poesia rimasta
nella penna, un canto
mai uscito dalla bocca,
sinfonia improbabile,
bellissima, eppure
senza orchestrazione.

Copyright © 2012 Guido Comin – Belluno, Italy. All rights reserved.

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