ENEIDI DANTESCHE … E QUANT’ALTRO

 

 

Squilla un telefono: un giorno di grigio qualunque
diventa di colpo un tramonto di splendido sole!
Poi, mentre la luce incomincia a scemare, pian piano,
la gioia di presto vederti intensifica tutti i colori,
che prima sembravano smorti, all’ombra dei tanti
magnifici alberi e arbusti di questa golena deserta,
più belli perché ancora spogli di verde importuno.

 

Vengo a cercare altro albero, spoglio, morto, infelice,
che un giorno visse, per poco, del tuo felice sorriso,
della mia momentanea serenità, immeritata ma dolce
comunque, in questo mio traghettare senza orari
né tempi e verso destinazioni poco palesi ma certe.
Poiché questo irreparabile, lento marasma dell’anima
porta non a meandri di fiumi qualsiasi, ma Stigie paludi!

 

 

PoetaMatusèl legge
ENEIDI DANTESCHE … E QUANT’ALTRO

 

 

* YouTube *   Questa poesia era nata come un “videoappunto”…

 

Copyright © 2014 Guido Comin PoetaMatusèl – Belluno, Italy. All rights reserved.

 

 

 

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VOLPE DAGLI OCCHI VERDI

 

 

Sotto la montagna
e sopra il cimitero
ho scoperto per caso
un piccolo sentiero
(poco più di una traccia)
che porta ad alveari
fra betulle a due e tre,
e voci di cani da caccia,
e poi a una fontana
e un’altra ancora:
due microtempeste
in minuscoli mari.

Da qui la tua tana
non vedo più oramai,
volpacchiotta selvatica,
ma in compenso vedo te –
chiarissima e stupenda,
lunare ma mai lunatica –
ovunque volga gli occhi
tu ci sei, tra gli alberi
e cespugli spogli di questa
nostra nuova leggenda.

E poi quell’altro incendio,
di tramonto glorioso,
che nulla può ripagare;
come il pianto di un bimbo
a cui era fuggito il pallone
tra le case; come impagabile
è un vecchio bosco odoroso;
come davvero insostituibile
sei Tu – con occhi azzurri
o verdi, cosa importa?

 

Accenno di sentiero - Foto Guido Comin PoetaMatusèl

 

  PoetaMatusèl legge VOLPE DAGLI OCCHI VERDI

 

Copyright © 2013 Guido Comin PoetaMatusèl – Belluno, Italy. All rights reserved.

 

 

 

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ALLIEVA DELLA LUNA

 

Non penso che tu potresti essere
un sole come questo che mi abbaglia,
la luce che cancella il paesaggio
di lepri in fuga, acacie e di fagiani.

 

Io non potrei pensarti mentre guardo
gli striduli gabbiani sopra i rami
dei salici che con ali sfiorano,
sorvolano nel sole della sera.

 

Tu sei, piuttosto, alunna della Luna,
che, in barba a razzi, LEM, esploratori,
Poeti a frotte ancora fa sognare,
ispira ancora teneri pensieri!

 

     

PoetaMatusel legge ALLIEVA DELLA LUNA …

 

Copyright © 2012 Guido Comin – Belluno, Italy. All rights reserved.

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