ANCHE SE DORMISSI SOTTO UN PONTE…

 

 

A   Gi

 

È scoppiato ovunque il maggiociondolo
(che su a Londra si chiama laburnum)
e le acacie sono stracariche di grappoli,
mentre vago per colli, ubriaco di sogni,
e mi stordiscono ricordi di quei tuoi occhi.
Vigneti promettono doni ben più tangibili
e medito su come sarebbe assai facile
stordirsi invece soltanto di fumi etilici,
anziché perdersi in molli meandri onirici.
Volano basso, oggi, le mie miti rondini:
le loro lunghe code sono le tue dita che,
dolci, accarezzano il mio cuore azzimo.
E mentre amiche rare mi consolano, una
serenata di raganelle ride alla luna, che
questa sera ci insegna l’imperfezione.
Poi ricci – spinosi e dolci come sai essere –
passano a salutare senza troppe pretese.
Allora, persino un divano potrà sembrare
un grande talamo, degno di imperatori!

 

 

 

PoetaMatusèl legge
ANCHE SE DORMISSI SOTTO UN PONTE …

 
 
 

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Copyright © 2016 Guido Comin PoetaMatusèl – Belluno, Italy. All rights reserved.

 

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NELL’OASI NOSTRANA DI SEMPRE

 

 

A Gi

 

Nel mio girovagare senza una meta precisa,
mi accompagnano il picchio invisibile, i corvi
e le gazze, poi del fagiano la rauca trombetta;
e, sempre immancabili, onnipresenti gabbiani.
Manca solo il padrone di casa, piccolo e mite
uccelletto dal nome improbabile: codibùgnolo.
Mancheresti anche Tu, eppure no, sei presente,
perché, sebbene lontana, accompagni – in tutta
questa impossibile pace – il mio passo distratto.
Grazie a Te, mi rigenero, qui si ricarica l’Anima!

 

 

 

PoetaMatusèl legge
NELL’OASI NOSTRANA DI SEMPRE

 
 
 
 
 

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TREMENDO TORMENTO

 

Occhi africani 02 - Foto GettyImages

 

TU mi tormenti e non ho pace:
non riesco più a dormire, no,
e nemmeno più a pensare, quando
finalmente sono di nuovo sveglio;
non riesco a fare nulla, ormai,
senza l’interferenza dei tuoi occhi,
senza che tu ci sia in mezzo a tutto!
Scappo per la campagna, come un
fuggiasco da un mandato di cattura,
e sento il grido rauco del fagiano,
che sembra quello tacito del cuore;
e arrivo al fiume, perché mi lavi via.
Tuttavia non riesco mai a mettere
più di un millimetro tra Te e
la mia anima! Eppure si tratta, sì,
di un gran tormento, ma anche …
tutto, completamente meraviglioso!

 

Occhi africani 01 - Foto GettyImages

 

  PoetaMatusèl legge TREMENDO TORMENTO
 

  PoetaMatusèl legge FRANCESCO PETRARCA

 

  “Solo et pensoso i più deserti campi…” – Sonetto XXXV

 

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NEI VARCHI NEL VERDE

 

Nei parchi di Londra,
stasera ho trovato
la pace di quando
– più giovane e bello –
portavo a passeggio
ambizioni e sogni
di lontani lidi,
d’altre, nuove terre,
poi mai più sognate.

 

Serate ricordo
serene, sui prati,
scoiattoli grigi
che il cane inseguiva,
senza mai avvicinare,
come le vaghe mie
fantasticherie…
di Canada ed USA,
magari d’Australia!

 

 

     

Legge PoetaMatusel:   NEI VARCHI NEL VERDE

 

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