PIETRE POCO PIETOSE

 

Ho dipinto notti bianche,
per trovare la tua strada;
ho spossato membra stanche,
sassolino nella scarpa.

Ho volato sopra i monti,
dove tu – credevo – vivi,
ho bevuto a tutti i fonti
dove tacciono le nevi.

Ho trovato la tua casa,
ho bussato alla tua porta –
nido sotto la cimasa –
senza avere una risposta.

Anche se ti ritrovassi,
tu saresti indifferente,
proprio come un dì quei sassi…
giù sul greto del torrente!

@UDIO * PoetaPazzo legge PIETRE POCO PIETOSE * @udio

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FAMIGLIA DI ROSE

 

SANY3097

 

A Norma

 

La rosa è una rosa
ed è sempre stata una rosa.
Ma teoria ora vorrebbe
che una rosa sia pure la mela,
includendo perfino la pera,
come pure la prugna sarebbe.

Lo sa solo il cielo
quale prossima cosa
di essere rosa direbbe.
Tu, di sicuro, sei una rosa –
ma lo sei sempre stata!

 

 

 

 

FACEBOOK-logo-very-small Qui potete vedere la versione video di questa poesia:
http://www.facebook.com/video/video.php?v=10150210326857549

 

* LINK * La poesia di Robert Frost – The Rose Family
alla quale la mia versione è ispirata:

http://www.americanpoems.com/poets/robertfrost/12125

 

* YouTube * “Perché, se una rosa è una rosa,
da quando c’è il mondo, io devo cambiare?”

Pino Donaggio canta “L’ultimo romantico”

 

Copyright © 2011-2014 Guido Comin PoetaMatusèl – Belluno, Italy. All rights reserved.

 

 

 

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MISTERIOSE ROTAZIONI

 

 

È ritornato il papavero sul fosso,
dove stava ad aprile l’anno scorso;
come la rondine che, anno dopo anno,
ritorna sempre alla stessa cimasa.

 

Nessuna novità nel nuovo inchino
del glicine bianco e di lavanda
– simbolo di gioco e di avventura –
che porta nell’Oriente la mia casa.

 

La cosa nuova è il tuo cappotto rosso,
che un anno fa non c’era, eppure Tu,
discesa di recente da una nube a sera,
sei un déjà vu, etereo, inafferrabile.

 

Insomma, di sicuro ti ho già vista,
desiderabilissima, effimera, allettante,
in un lontano giro precedente
di questa grande giostra della Vita!

 
 

 
 

FACEBOOK-logo-very-small Per vedere su Facebook la versione video della poesia, clicca il link:
http://www.facebook.com/video/?id=683902548

 
 

* YouTube *

Buddha Bar in “Déjà Vu”:

http://www.youtube.com/watch?v=Qbr6SyR3500

 

Copyright © 2013 Guido Comin PoetaMatusèl – Belluno, Italy. All rights reserved.

 

 

 

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AUTUMN, COME TOO SOON …

 

This much-too-orange moon,
too large, too bright, too cheeky,
that mocks my every movement,
my moods, my very madness…

This cannot be the moon of your
long walks on unknown beaches,
without even a dog, without us both,
the Baltic’s feathers ruffled by the early
breezes of this autumn come too soon.

Oh, no, this has to be my moon alone,
for it is coloured just like dying leaves,
appropriately enough, because this is
the designated season of farewells,

when everything that’s natural will die,
making – like our scant harvest of love –
space for the hopeful flowers of next year.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

PRECOCE AUTUNNO * Traduzione (un po’ libera)

del poeta Fiore Leveque

 

Ahi, Luna a buccia cotanto ranciata
Tanto larga, brillante, e ’sì sfacciata!

In berlina metti ogni mio movimento
E umor, e… ogni atto mio ’sì da demente!

Non puoi esser quella tu, in vagar, compagna
’si tanto là ove rena il salso bagna,

Senza un can, senza noi due stretti a Un Cuore,
e arruffa piuma in Baltica brezza Amore,

Ed in precoce tal stagione morente.
Eh, no! Solo mia tu sia luna ardente,

’sì colorata a mo’ di morte foglie,
Ed appropriatamente, dove coglie

Stagion designata per ogni addio
Ogni che torna da Natura a Dio:

… qual, ’sì, ora scarso raccolto d’amore,
qui, ove l’anno che verrà sarà in fiore.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

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ALLEGRIA DI CIMITERI

 

 

È come tra i morti, a Meano:
silenzio interrotto, a tratti,
da un treno, là, poco lontano.

Ma solo del tutto non sono:
stornelli ricamano il cielo,
sorvola un uccello rapace
e fremono alucce tra i rovi

e …

coccinelle mi portano baci.

 

 

 

Da “I Versi dell’Airone”
di Guido Comin PoetaMatusèl
© 2014 Albalibri Editore

 

 

 

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