TENERA MATTINATA TRENTINA

 

 

Scorgo, tra i rami, un nido di corvo,
ora che foglie si fanno più rade.
Pigra svolazza tra viti una gazza
e un unico merlo saluta il mattino.
La valle è fresca di nuvole lievi
e il cuore leggero, per buone parole.
Il corpo acciaccato accetta lo scambio,
non equo, ma tutto a favore dell’anima.
La strada m’invita a un discendere facile,
ma io, se pur vecchio, un falco rimango
e tuttora anelo, piuttosto, alle nuvole alte,
che, tiepido, il sole non penetra ancora.
Per attimi sapidi, magici, quasi beati,
mi mancano solo cascate di riccioli!

 

 

PoetaMatusèl legge
TENERA MATTINATA TRENTINA

 

 

 

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