PASTI POTENZIALMENTE FUNESTI

 

Spariti gli impavidi passeri – Foto Guido Comin PoetaMatusèl

 

A Dee

 

Il tempo minaccia, con nere nubi
di pioggia che freme impaziente,
e colazionare da solo con quella
(per te) scomoda sedia, da giorni
ormai anche lei di nuovo orfana,
potrebbe sul serio rivelarsi perfino
quasi fatale, almeno all’umore,
ma poi scendi tu – tuo malgrado
magari, o inconsapevole almeno –
da montaliana e salvifica nube:
falco e compagna atterriscono
alucce di impavidi passeri, che
tremano accanto all’erica nuova
del mio balcone; proprio loro che,
normalmente davvero tranquilli,
neppure questo omaccione
(quintalata quasi, però leggera!)
in un giorno qualsiasi paventano.
Ma, come i falchi, fulminea, Tu
sei già ripartita, tra nubi sparita,
e in cucina rimane, ridondante,
una lista di spesa di tua mano
– ricordi? – come me, farneticante,
ormai pure lei totalmente obsoleta.

 

 

Lista di spesa obsoleta – Foto Guido Comin PoetaMatusèl

 

 

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PASTI POTENZIALMENTE FUNESTI

 
 
 

  

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Copyright © 2017 Guido Comin PoetaMatusèl – Belluno, Italy. All rights reserved.

 

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STRANA NOTTE DI VERSO FINE MAGGIO

 

 

A    M.

 

Di fuori, stasera, un tanfo tremendo:
forse hanno aperto di nuovo le stalle.
E forse è il profumo della campagna,
perché tutto dipende da come stiamo.
La luna oramai non è già più piena
e perseveranti falene rischiano meno
alla tiepida luce del vecchio tavolo,
che in voli, pur liberi, di pipistrelli!
Fra i miei cento vani pensieri confusi,
uno non vuole lasciarmi, come quelle
caparbie falene che ancora svolazzano
là, intorno a quel lume; senza senso,
come loro, si accanisce, mi bussa alla
porta del senno, che nega di aprirgli.
Preferisco pensare se tutti vivranno
i miei piccoli merli, in giardino, e poi
mi chiedo se di nuovo passeggi quel
giovane riccio inesperto, là fuori, ma
mi trattiene un altro bicchiere di Franc.
Vorrei che potessi essere Tu quel sogno
nuovo e stupendo che possa salvarmi,
ma, se un sogno, sei un sogno del tutto
proibito e non solo per troppi anni che
ci disuniscono, ma perché – soprattutto –
venti diversi ci portano verso mete a noi
del tutto ignote e, per entrambi, remote!

 

 

 

 

PoetaMatusèl legge
STRANA NOTTE DI VERSO FINE MAGGIO

 
 
 

Prezioso Visitatore che mi leggi, un breve commento, anche solo un saluto, non ti costa che un piccolissimo sforzo, però farà un enorme piacere a me, quando lo leggerò! Grazie di cuore!!   :O)

 

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καὶ μὴ εἰσενέγκῃς ἡμᾶς εἰς πειρασμόν … *

 

 

“Cerco un centro di gravità permanente,
che non mi faccia mai cambiare
idea sulle cose, sulla gente …”
Franco Battiato

 

In fondo all’infinita campagna,
monti esagerati ancora ammiccano,
nella sera ormai tutta color prugna;
ma non intendo cedere a quelle
maghe circi di un’atroce infanzia,
come non cedetti già al richiamo
delle dannate sirene meretrici…

Invece, sto tranquillo qui così,
fra i troppi monti e il mare, in un
sicuro punto equidistante – anche
fra questo cielo e questa terra –
noncurante delle rauche nenie di
tremuli, pavidi, inutili pavoni.

 

 

(* et ne nos indúcas in tentatiónem = e non ci indurre in tentazione)

 

AUDIO * FILE * AUDIO PoetaMatusèl legge:
καὶ μὴ εἰσενέγκῃς ἡμᾶς εἰς πειρασμόν

 

* YouTube * Ascolta Franco Battiato in
“Centro di gravità permanente”

 

 

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