ACQUA, LA TUA VOCE

 

Una delle poche fontane di paese sopravvissute

 

La tua voce è pioggerella in primavera,
tenera e fresca, discreta e silenziosa,
leggera e delicata, che sorprende
tutti i miei sensi in una dolce sera,
sulla strada ghiaiata che attraversa
il buio bosco di promessi bucaneve.

La tua voce è una fontana di paese,
esile e forte, tranquilla ma elegante,
armoniosa e così puramente bella,
come le madonne delle chiese.

La tua voce è come un’acqua benedetta,
da trattare con rispetto e grande fede –
bastano poche gocce a fare bene,
a spegnere nel profondo questa sete,

ad appagare l’appetito di quest’anima!

 

 

 

AUDIO * FILE * AUDIOPoetaMatusèl legge “ACQUA, LA TUA VOCE”

 

 

 

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“PATHETIC FALLACY”

 

 

 

Stasera

 

con me

 

piange

 

anche il

 

Cielo …

 

 

 

 

Clicca qui, per ascoltare PATHETIC FALLACY …
letta disperatamente!

… Oppure qui: letta con GIOIA!!

 

 

Pathetic fallacy:

 

The figure of speech that attributes human responses,

behaviour or emotions to natural elements, animals

or inanimate objects. The term was coined by John Ruskin.

 

La figura retorica che attribuisce reazioni, comportamenti

o emozioni degli umani agli elementi della natura,

agli animali o agli oggetti inanimati. Termine creato da

John Ruskin. Sembra non avere una traduzione italiana.

Si potrebbe chiamarla “empatia degli elementi”?

 

Su John Ruskin e la sua pathetic (o: emotional) fallacy, in inglese:

http://www.victorianweb.org/technique/pathfall.html

 

 

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Da “I Versi dell’Airone”
di Guido Comin PoetaMatusèl
© 2014 Albalibri Editore

 

 

 

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DUE SIGNORE SOTTOBRACCIO

 

 

“Put out the light,
and then put out the light …”
*
W. Shakespeare, Othello, A. 5, S. 2


A Laura, poetessa romana

 

Portatemi i colori della Terra,
che io mi vesta come andassi a nozze,
resti poi così e non mi spogli più.

E viva come fossi flora e fauna,
aria ed acqua, la nuvola ed il mare.

E quando verrà Quella-che-non-erra,
io sarò tutto pronto alla partenza:
dovrò soltanto spegnere la luce.

 

 

* (Estinguere la luce e poi estinguere la luce…)

 

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L’HANNO APPENA DETTO ALLA TIVÙ …

 

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Per Sarah, Yara, Eleonora, Rosa, Sabrina,
Vanessa, Stefania, Gaetana… e tutte le Altre

 
 

Ti chiedo scusa, Sarah, per tuo zio,
(se è vero poi che è stato proprio lui!)
per tutti gli altri maschi maledetti
da ogni divinità che non esiste,
da tutti i santi demoni e da Dio;
uccidono donne e poi le gettano
nei pozzi, quasi fossero immondizia,
come nemmeno un gatto butterei.

 

Questi esseri spregevoli, indegni
del titolo ad honorem di “Uomini”
sono perfino indegni delle bestie,
perché le bestie veraci uccidono
al solo scopo di sopravvivenza.
Dannati maschi uccidono le donne,
poi le fanno a pezzi e non capiscono
che l’Uomo senza Donne non è nulla!

 

Non ci sono dita per nasconderci:
colpevoli lo siamo proprio tutti,
quando ci nascondiamo e non capiamo,
non urliamo nelle piazze VERGOGNA!
perché, tanto … sapete, la notizia
non è che una delle innumerevoli
della più nera cronaca che i media
anche quest’oggi ci propineranno.

 

Tu eri Bellezza e Vita incarnate
e i maschi maledetti della specie
la Vita e la Bellezza paventano
molto di più del diavolo satanico,
di ogni infernale bolgia benedetta,
oppure reincarnazione degradata!!

 

 

 

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