A LONDRA, TRA CAVOLI E FAVOLE

 

Mio figlio racconta
a suo figlio una storia
che legge, ma il bimbo
saltella e non lo ascolta.
Dovrebbe imparare parole,
ma lui, come il gatto,
preferisce piuttosto giocare.

 

Io penso ai chilometri fatti
a piedi, per questa città
che un tempo era mia,
a musicisti neri, caribici,
ai cavoli che lo stesso figlio
non ha coltivato quest’anno,
a un Earl Grey con due scones,
consumato con stile da Harrods
tutto solo, con te lontana
migliaia di miglia e forse …
verosimilmente, per sempre!

 

Copyright © 2012 Guido Comin – Belluno, Italy. All rights reserved.

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2 commenti su “A LONDRA, TRA CAVOLI E FAVOLE

  1. Desara ha detto:

    Molto carina……è divertente e allegra (almeno secondo quello che posso capirne io) fino agli ultimi tre versi dove assume una linea un pò più seria e malinconica dove ti fa percepire un pò lo stato d’animo……bella!!!!!! 🙂

    • PoetaMatusel ha detto:

      Grazie, Desara carissima!! Hai azzeccato in pieno, dunque ci capisci eccome! La leggerezza della maggior parte della poesia è un preludio al finale un po’ malinconico e forse anche rassegnato…

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