PROFUMO DI MORTE

 

 

Ho messo sul comodino il calycanthus,
per vedere se potessi addormentarmi
illudendomi che la vita sia pure
qualcosa di delicato e profumato.
Però poi ho sognato bambini uccisi
in paesi dove vive la barbarie;
ho sognato ragazze stuprate e poi
date anche tranquillamente alle fiamme;
ho sognato bei barconi che affondano
nei mari nostri di vergogna infinita,
stroncando anche vite neonate o non nate!
Poi, in mezzo a cotanta disperazione,
ho visto porci davanti a trogoli pieni
di carni immolate per loro, avidi
di tutto quel poco che è nostro, che loro
vogliono sottrarci, verri malefici.
Allora mi sveglio, in un tanfo atroce
e che, di sicuro, non è il calicanto…

 

 

PoetaMatusèl legge
PROFUMO DI MORTE

 

Da “I Versi dell’Airone”, di Guido Comin PoetaMatusèl.
Copyright © 2014 Albalibri Editore. All rights reserved.

 

 

 

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5 commenti su “PROFUMO DI MORTE

  1. Anonimo ha detto:

    si, davvero, la foto è tragica e sconvolgente, non lascia indifferenti, sale la rabbia… Hai reso bene lo stato d’animo di molti.

  2. Anonimo ha detto:

    …ho un dolore infinito, anche a me non danno pace vedere queste immagini e tante altre dove l’orrore della guerra del potere non ha più un briciolo di umanità , gente malata, gente che uccide tutti, anche i bambini , che atrocità! 🙁 quanto dolore!!!

  3. Tessadri Carla ha detto:

    Non c’è tanto da commentare, fanno rabbrividire queste storie e chi potrebbe intervenire se ne sta con le mani in mano e fa a finta di non vedere. Vergognoso…ma noi cosa possiamo fare?

  4. anna ha detto:

    molto bella davvero, un incubo quotidiano che si addensa anche nel sonno. E sperando di poter risentire ancora il profumo di calycanthus, un saluto Guidopoeta.

  5. PoetaMatusèl ha detto:

    Da quando ho visto questa terribile fotografia dei bambini siriani morti, l’immagine non mi dà pace e mi ritornano le lacrime agli occhi, ogni volta che anche solo ci ripenso… Solo un grandissimo dolore e sgomento, ed immensa tristezza, soprattutto per sentirsi totalmente inermi di fronte a queste immani tragedie umane. Mentre coloro che potrebbero fare qualcosa, sono del tutto indifferenti, e pensano solo a riempirsi la pancia e il portafoglio! Che dire, poi, degli ormai quasi innumerevoli poveri disgraziati che annegano nei nostri mari, o delle ragazze indiane vittime di stupro di gruppo e poi anche di giudici imbecilli? Di che restare SENZA PAROLE! Invece, le parole arrivano, più prepotenti che mai, esigendo di essere non semplicemente dette, ma URLATEEE!!!

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