RENDICONTAZIONE FINALE

 

 

“Que reste-t-il de nos amours?
Que reste-t-il de ces beaux jours?
Une photo, vieille photo.
De ma jeunesse.”
  ***
Charles Trenet / Léo Chauliac

 

Cosa ne è stato dei tuoi vecchi amori,
di quei tenerissimi sogni infantili?
Perché hai lasciato la dolce Grazia
nella buia tana di affamati licantropi,
non l’hai portata con te via lontano,
a respirare arie leggere di soli liberi?
E che ne è stato della mite Daniela,
che un dì portasti, ma per un dì solo,
a contemplare stupendi laghi svizzeri?
Che ne fu del tuo amore più grande,
che abbandonasti per la tua fannullaggine
per strade bagnate da mari di meretrici?
Dove è finita, poi, quella ragazza francese,
che ti donò due figli e la sua giovinezza?
Ora sei povero, tu che sciocco snobbasti
splendide figlie di banchieri austro-armeni.
Sognando, sei meritevolmente rimasto
a stringere solo un bel pugno di mosche!

 

 

***
“Cosa rimane dei nostri amori?
Cosa rimane di quei bei giorni?
Una foto, vecchia foto.
Della mia giovinezza.”

 

 

PoetaMatusèl legge
RENDICONTAZIONE FINALE

 

 

* YouTube * Charles Trenet canta “Que reste-t-il de nos amours?”

 

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VISIONARIO DI… VINO?

 

 

Dopo una notte di pioggia,
canovaccio di tremule stelle.
Infatti, non dura la pioggia,
le stelle qualcosa di più …

Dicono è nato il sovrano
bambino, alleluia alleluia!
È ancora più buia di prima
la notte che già fu si buia.

Di di… vino io vedo soltanto
tristissime, vuote bottiglie.
Che sfiga, magari mi sono
ormai perso anche questa
beata ma fredda cometa!

 

 

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“INNI alla PRIMAVERA”

 

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Centro Culturale
Via Cal de Formiga 31
S. Giustina Bellunese
sabato 22 marzo, ore 17:30

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“INNI alla PRIMAVERA”
il contributo dei
POETI AlterNATIVI BELLUNesi
all’inaugurazione della mostra di pittura
“La Primavera Inquieta”
curata da Massimo Anania

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POETI-ALTERNATIVI-logo

i POETI AlterNATIVI BELLUNesi
puoi trovarli anche su FACEBOOK:

https://www.facebook.com/groups/poetialternativibellunesi/

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… sulla pagina dell’evento:

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… e sul blog:

http://poetialternativibellunesi.wordpress.com/

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NUOVO DOLORE E VECCHI RICORDI (DI EUGENIO)

 

 

Avrei voluto aiutarti ancora a scendere
infinite, illogiche, non montaliane scale,
e tu, per niente mosca tu, per un poeta
– semmai, piuttosto occhio di falco –
con tacchi rotti o meno, di ritorno da
lunghe passeggiate con quel tuo cane
che non è mai stato mio o forse un poco.

Avrei voluto gironzolare ancora per
calli veneziane, dove io mi sarei perso;
o portarti di nuovo sui miei monti,
dove conosco io le geografie dei sassi,
dove yak impavidi ci sbarravano la strada;
lassù ripresentarti ai miei gioiosi gracchi.

Avrei voluto, forse, persino ritrovarmi
ad aspettarti sopra a un fosso brontolando,
mentre raccogli bruscàndoi o s-ciopetìn;
o ad ascoltare te che brontoli, mentre sei
tu che aspetti me, che scatto i miei milioni
di maledette foto di ricordi interminabili.

Ma sono condannato a scontare nuovi esìli!

 

 

PoetaMatusèl legge
NUOVO DOLORE E VECCHI RICORDI (DI EUGENIO)

 

* LINK * Clicca qui, per leggere la poesia di Montale
che avevo in mente…

 

 

 

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ALTA LA POSTA, BRUTTA LA MANO …

 

 

Un germano passa in volo, starnazzando come matto,
e sorrido nel pensare ad altre scene di pianura;
questi piatti paesaggi, che gli ignari vilipendono,
dove nello stesso istante puoi vedere airone, gazze,
falco, storni, corvi, tortore: turbinio di becchi e piume!
Dove a luglio puoi trovare il guizzo tenero del biacco,
o incontrare un vecchio moro, in cui vive il codibugnolo,
o sorprendere una lepre fra le erbacce secche correre.
Poi, sull’alveo del gran fiume, dove nuovi ruscelletti
trovo dove ieri, in piena, travolgeva alberi e sassi,
che ogni volta trovo nuovi, nuove storie da narrare.
Non sarà spettacolare, come i monti che ho lasciato,
però ho appreso ad apprezzare anche questo mondo
nuovo, che sicuramente a breve io dovrò lasciarmi
dietro, come il resto della vita. Per la mia sopravvivenza.
Sarà un’amputazione multipla, perché parto e perdo te.
Ma se resto, perdo tutto, anche il resto dei paesaggi –
quelli che coltivo dentro, negli anfratti di quest’anima.

 

 

PoetaMatusèl legge
ALTA LA POSTA, BRUTTA LA MANO …

 

 

 

Da “I Versi dell’Airone” di Guido Comin PoetaMatusèl
Copyright © 2014 Albalibri Editore. All rights reserved.

 

 

 

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