MARE NOSTRUM? LA NOSTRA VERGOGNA!

 

 

Dedicata ai troppi Bimbi
annegati nel Mediterraneo

 

Non è la stanchezza, è l’afa che uccide i pensieri,
oppure risveglia i peggiori, sopiti da lungo tempo.
Domani è un altro giorno, ma non uno qualunque.
Io nell’attesa mi faccio un fresco gelato al limone!
Quarto piano, terrazza, vecchia sdraio. Regalata.
Guardo il cielo, aspettando la pioggia, ma nuvole
sparse promettono poco, a quest’ora, quando i lesti
gabbiani riposano ormai e la musica arriva quassù
dal bar dove tu stai con coloro che tu chiami amici.
E il vento dall’ovest è muto di urla di bimbi felici,
che cavalcano enormi altalene e mangiano sabbia;
mentre bimbi diversi non gridano né grideranno
mai più, in questo mondo schifoso, da cui certo
dovrebbero arrivare alle stelle le urla di popoli
interi, che gridassero a squarciagola all’unisono,
verso dèi noncuranti che tacciono ad oltranza,
un’unica forte parola, otto chiarissime lettere:
VERGOGNA! VERGOGNA! VERGOGNA!

 

 

 

 

PoetaMatusèl legge
MARE NOSTRUM? LA NOSTRA VERGOGNA!

 
 
 
 

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Copyright © 2015 Guido Comin PoetaMatusèl – Belluno, Italy. All rights reserved.

 

 

 

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CORO ADELCHIANO EX TEMPORE

 

 

Tracimano i fossi di false speranze.
Deriva – la nave va verso gli scogli!
Schifosi schettini confondono folle
e i folli cretini li applaudono ancora
e persiste servo quel servo sudore.
Il volgo disperso non alza la testa,
gli bastano briciole magre sul piatto:
le briciole sono pur meglio di nulla?
E gli atrii muscosi rimangono vuoti,
ormai l’arse fucine non stridono più;
cadenti rimangono i Fori splendenti
e si è persa dei padri la fiera virtù!
Non resta che attendere – morti –
la Morte.

 

 

 

PoetaMatusèl legge
CORO ADELCHIANO EX TEMPORE

 

Clicca qui, per leggere il testo del coro dell’ADELCHI.

 

* YouTube * Qui puoi vedere la versione VIDEO della poesia!

 

 

Da “I Versi dell’Airone”
di Guido Comin PoetaMatusèl
© 2014 Albalibri Editore

 

 

 

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SIPARIO FINALE

 

 

“And so I face the final curtain …” *

 

Non ne posso proprio più!
Troppo lunga, ormai, la lista
degli scacchi e degli smacchi;
dura ormai da sessant’anni.

Datemi un bel sipario, assai
pesante, magari tutto rosso,
dietro il quale io possa bene
nascondere questa nausea
di stare qui a non fare nulla,
mentre tutto intorno crolla
questo mondo, che si sbriciola!

E, per favore, no, non voglio
applausi, fiori, inchini, perché
questa né tragedia né commedia
è stata, mi capite? Semmai solo
scadente pantomima da teatro
di piccola provincia o di parrocchia
e questo attore ha fatto proprio

schifo

 
 

 

* “E così affronto il sipario finale…” – Dalla canzone MY WAY
(testi di Paul Anka, musica di Claude François e Jacques Revaux),
che per anni ho pensato fosse il mio inno di vita. Oggi però
diventa forse più appropriata WHITE FLAG, di Dido.

 
 

PoetaMatusèl legge
SIPARIO FINALE

 
 

* YouTube *Frank Sinatra canta MY WAY …

 

Da “I Versi dell’Airone” di Guido Comin PoetaMatusèl
Copyright © 2014 Albalibri Editore. Tutti i diritti riservati.

 

 

 

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CACCIA GROSSA

 

 

Alla piccola Nadia

 

Ho visto i bisonti,
li ho visti davvero,
di notte, in mezzo
alla nera foresta,
col mio cane

 

e Nadia bambina
(che ormai
non c’è più,
uccisa dal padre
alla caccia!)

 

e Franco sicuro
che fossi ubriaco,
alle 3 di mattina,
al telefono.

 

E forse lo ero,
ma i bisonti
li ho visti davvero
e in spalla la bimba,
purtroppo, mai più
porterò…

 

 

 

 

 

 

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