STAVAMO MEGLIO QUANDO…

 

 

Passo per i paesi a radio spenta,
per meglio sentire voci del passato,
ma più non odo voci di monelli che
schiamazzano per strada, oppure
tramano, pianificano le prossime
bravate o marachelle – nostrani
Huck o Tom, ma di ben altri tempi.
Quando tutto sembrava ancora assai
normale; e una gita scolastica portava
a riassaporare i profumi di latteria, tra
vasche di rame e presse da formaggio;
quando a scuola si andava solo a piedi,
con pioggia, vento o neve, e poi la stufa
calda e le pantofole; e Natale sembrava
non arrivare mai; e possedere infine la
sognata bicicletta era davvero la Felicità.
Eravamo apprendisti stregoni, tutti quanti,
e il futuro non sarebbe mai venuto e forse
(fortuna nostra!) nemmeno la pleistèscion…

 

 

 

 

PoetaMatusèl legge
STAVAMO MEGLIO QUANDO…

 
 
 
 
 

  

Prezioso Visitatore che mi leggi, un breve commento, anche solo un saluto, non ti costa che un piccolissimo sforzo, però farà un enorme piacere a me, quando lo leggerò! Grazie di cuore!!   :O)

 

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