HAIKU DI (QUASI) PRIMAVERA

 

 

 

Sprazzi di azzurro,

ora attende paziente il

ginkgo biloba.

 

 

 

 

Non basteranno

ringhiere ed inferriate

contro le masse!

 

 

 

 

Partendo, mi ha

solo sfiorato – dito

di divinità.

 

 

 

 

Divertiti tu,

mite animaletto –

prima del gatto!

 

 

 

 

Un palloncino,

prigioniero di nuovo:

pensiero vano.

 

 

 

 

Ultimi tenui

bagliori, crepuscolo –

assenti gli dei!

 

 

 

 

Silenzio vola

sul mio pensiero vacuo –

airone bianco.

 

 

 

 

Mi accorgo di non

essere di me stesso

ombra nemmeno.

 

 

 

 

Limiti? Sono

soltanto quelli che noi

stessi imponiamo!

 

 

 

 

Vorrei davvero

avere una faccia di

tenera pietra.

 

 

 

 

E poi spiccare

l’ultimo, lungo volo,

su ali amare.

 
 
 
 
 
 
 
 

COMMENT

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INSOLITO DONO

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Se un uomo anziano

appena incontrato

ti regala una pietra,

tu lo prendi per pazzo,

oppure capisci che

lui ha capito che,

come lui, anche

tu capisci le pietre?

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

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